Intervento di Protesi alla Spalla: Tutto quello che devi sapere

intervento di protesi alla spalla

L’intervento di protesi alla spalla è una procedura chirurgica finalizzata a ridurre il dolore e ripristinare la mobilità articolare nei pazienti affetti da gravi patologie degenerative o traumatiche. La scelta della tipologia di protesi dipende dalle condizioni cliniche del paziente e dal grado di compromissione articolare. In questo articolo esploreremo le differenze tra protesi inversa e protesi anatomica, i tempi di recupero, le possibili complicanze e le controindicazioni della protesi di spalla.

Protesi inversa spalla: cosa sapere

La protesi inversa di spalla è una soluzione chirurgica indicata per pazienti con gravi danni alla cuffia dei rotatori. A differenza della protesi anatomica, che riproduce la conformazione naturale dell’articolazione, la protesi inversa modifica la biomeccanica della spalla ponendo la superficie concava sull’omero e quella convessa sulla scapola, spostando il fulcro di movimento.

  • Quando è indicata: pazienti con artrosi avanzata associata a lesioni irreparabili della cuffia dei rotatori.
  • Differenze con la protesi anatomica: mentre la protesi anatomica mantiene la struttura originaria dell’articolazione, la protesi inversa sfrutta il deltoide per compensare la mancanza della cuffia rotatori.

Tempi di recupero e complicanze

Il recupero post-operatorio varia in base alla tipologia di protesi e alle condizioni del paziente. Teniamo conto che la differenza principale tra le due protesi è l’integrità della cuffia dei rotatori, in particolare il più frequentemente danneggiato è il tendine sovraspinato. In entrambi gli impianti vengono sostituite la testa omerale e la cavità glenoidea.

Tempi medi di recupero

  • Tempi medi di recupero protesi inversa: 4-8 mesi
  • Tempi medi di recupero protesi anatomica: 3-6 mesi

Possibili complicanze

  • Lussazione della protesi, più frequente nei primi mesi post-operatori.
  • Infezioni post-operatorie, prevenibili con adeguata profilassi antibiotica.
  • Rigidità articolare, che può richiedere fisioterapia prolungata.

Controindicazioni all’intervento

Non tutti i pazienti sono candidati alla protesizzazione della spalla. Questo intervento è molto più invasivo rispetto ad un’artroscopia di spalla. Alcune condizioni possono rappresentare una controindicazione assoluta o relativa.

  • Controindicazioni alla protesi di spalla:
    • Pazienti con infezioni attive o patologie sistemiche non controllate.
    • Situazioni di grave osteoporosi che compromettano la stabilità della protesi.
  • Attenzione alla protesi di spalla nei pazienti anziani: sebbene la protesi inversa sia spesso indicata in questa fascia d’età per l’artrosi di spalla, è importante valutare lo stato di salute generale e la capacità di seguire un percorso riabilitativo.

Tipologie di protesi

Protesi anatomica di spalla

  • Indicazione: Pazienti con artrosi primaria o secondaria con cuffia dei rotatori integra.
  • Caratteristiche: L’artroprotesi anatomica di spalla replica l’anatomia naturale della spalla, con una componente glenoidea in polietilene e una componente omerale in metallo.
  • Tipologie:
    • Protesi totale anatomica: indicata nei pazienti con cartilagine gravemente danneggiata ma con cuffia dei rotatori funzionante.
    • Emiprotesi (o endoprotesi): sostituisce solo la testa dell’omero, indicata in fratture complesse dell’omero prossimale o in casi selezionati di necrosi avascolare.

Protesi inversa di spalla

  • Indicazione: Pazienti con artropatia da rottura massiva della cuffia dei
    rotatori, fratture complesse dell’omero prossimale negli anziani o fallimenti di
    protesi anatomiche.
  • Caratteristiche: l’artroprotesi inversa di spalla “inverte” la biomeccanica
    dell’articolazione, posizionando la componente sferica sulla glena e la componente
    concava sull’omero, permettendo al deltoide di sostituire la funzione della cuffia dei
    rotatori.

Protesi di rivestimento (Resurfacing)

  • Indicazione: Pazienti giovani con artrosi iniziale o necrosi avascolare
    localizzata.
  • Caratteristiche: Sostituisce solo la superficie articolare della testa omerale
    senza sacrificare troppo tessuto osseo, permettendo un eventuale passaggio a
    protesi più invasive in futuro.

Ogni tipologia ha vantaggi e svantaggi e viene scelta in base all’età del paziente, alla qualità ossea, alla funzionalità muscolare e alle aspettative di recupero.

 

Protesi: costi e tempi di recupero

Un altro aspetto da considerare è il periodo di recupero legato alla protesizzazione della spalla. Il paziente dovrà indossare un tutore di spalla dopo l’intervento e mantenerlo per qualche settimana (variabile in base a diversi fattori).

La protesi inversa di spalla può essere eseguita completamente a carico del SSN oppure in regime privato. In questo caso, il costo della protesi inversa di spalla, della degenza e della riabilitazione può arrivare a 15.000 euro.

 

Focus su particolari casi: protesi alla spalla destra e pazienti anziani

  • Protesi alla spalla destra: nei pazienti destrimani, la riabilitazione può essere più complessa a causa della necessità di recuperare la funzionalità dominante.
  • Protesi di spalla in pazienti anziani: la riabilitazione di una protesi di spalla totale in pazienti anziani è spesso più lunga e necessita di fisioterapia personalizzata.

 

FAQ – Domande frequenti

  1. Quanto dura il recupero per una protesi alla spalla?
    • In media tra 3 e 8 mesi.
  2. Quali sono i costi associati alla protesi inversa di spalla?
    • Coperti dal SSN o tra 10.000 e 15.000 euro in regime privato.
  3. Quali complicanze possono insorgere dopo l’intervento?
    • Lussazione, infezioni e rigidità articolare.
  4. È possibile svolgere attività sportive dopo l’intervento?
    • Sì, con limitazioni: sport a basso impatto come nuoto e ciclismo sono consigliati.

Se stai valutando un intervento di protesi alla spalla, contattami subito per ricevere una consulenza personalizzata e scoprire la soluzione più adatta a te!

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