Operazione spalla: quando farla, quanto dura e tempi di recupero

operazione spalla

L’operazione alla spalla è un intervento chirurgico necessario in presenza di gravi lesioni o patologie degenerative. Può variare significativamente a seconda del problema alla spalla trattato, come una lussazione, una lesione tendinea, l’artrosi o una frattura dell’omero. Questo tipo di intervento chirurgico di spalla ha l’obiettivo di alleviare il dolore, ripristinare la mobilità e migliorare significativamente la qualità della vita del paziente.

Operazioni alla spalla: quali sono le principali?

Tra gli interventi alla spalla più frequenti, rientrano quelli mirati a risolvere patologie degenerative o traumatiche che compromettono la funzionalità articolare e la qualità della vita del paziente:

1.Artroscopia di spalla

Una tecnica mininvasiva che consente di trattare lesioni tendinee, instabilità di spalla e altre alterazioni articolari e tendinee tramite piccole incisioni e l’uso di strumenti specializzati.

2.Intervento per lussazione recidivante

Indicato nei casi di spalla instabile o sublussazioni frequenti, mira a stabilizzare l’articolazione tramite tecniche chirurgiche specifiche, le quali possono essere eseguite in artroscopia (la maggior parte) o con intervento open (nei casi più gravi).

3.Sutura del tendine sovraspinoso

Si esegue in artroscopia; si esegue in presenza di lesione del tendine sovraspinoso (tendine della cuffia dei rotatori più frequentemente interessato da lesioni), spesso causata da traumi o degenerazione cronica.

4.Protesi di spalla

Indicata per artrosi grave o fratture complesse, sostituisce l’articolazione deteriorata con componenti artificiali.

5.Riparazione della cuffia dei rotatori

Si esegue in artroscopia. Di questa categoria fa parte l’intervento precedentemente citato di sutura del tendine sovraspinato: qui si intende più in generale la sutura anche degli altri tendini che costituiscono la cuffia dei rotatori (sottoscapolare, infraspinato, piccolo rotondo, oltre al già nominato sovraspinato) fondamentale per ripristinare la funzionalità della spalla quando i tendini sono gravemente danneggiati.

6.Trattamento chirurgico delle fratture dell’omero

Operazione alla spalla impiegata per stabilizzare fratture complesse attraverso placche, viti o chiodi.

Per chi desidera approfondire questa tipologia di interventi alla spalla, comprese le diverse tipologie, le fasi e i tempi di recupero, è disponibile un approfondimento dettagliato nell’articolo sull’ intervento di protesi alla spalla.

Quando è necessario un intervento alla spalla?

L’intervento di spalla è consigliato quando trattamenti non chirurgici come la fisioterapia o il trattamento infiltrativo non portano risultati soddisfacenti, e nelle seguenti condizioni specifiche:

  • Lesioni gravi dei tendini, come quelle del tendine sovraspinoso (o di un altro componente della cuffia dei rotatori come il sottoscapolare, l’infraspinato o il piccolo rotondo) non risolvibili con terapia conservativa;
  • Artrosi alla spalla avanzata, che provoca dolore cronico e limita fortemente i movimenti;
  • Lussazione recidivante o sublussazione della spalla, che rende l’articolazione instabile e soggetta a frequenti episodi di fuoriuscita;
  • Fratture complesse dell’omero, che richiedono stabilizzazione chirurgica per una corretta guarigione.

Sintomi che necessitano di una valutazione specialistica includono dolore persistente, limitazione dei movimenti e frequenti episodi di spalla lussata.

Come avviene l’intervento alla spalla?

L’intervento alla spalla può assumere forme diverse in base alla natura e alla gravità della patologia da trattare, alla struttura anatomica coinvolta e agli obiettivi del recupero funzionale:

  1. Artroscopia: intervento mini-invasivo eseguito con piccole incisioni attraverso cui viene inserita una telecamera e strumenti chirurgici;
  2. Chirurgia aperta: indicata per operazioni alla spalla più complesse, prevede una incisione maggiore per esporre direttamente l’articolazione.
  3. Impianto di protesi: necessario nei casi di gravi danni articolari, sostituisce l’articolazione con componenti artificiali per ripristinare la funzione articolare.

La procedura di operazione alla spalla inizia con l’anestesia, solitamente loco-regionale o generale. Seguono l’esecuzione dell’intervento vero e proprio e infine il monitoraggio post-operatorio, fondamentale per controllare dolore e recupero.

Quanto dura l’operazione alla spalla?

La durata media degli interventi alla spalla varia in base alla tecnica utilizzata e al tipo di patologia trattata. Ogni procedura ha tempi specifici, legati alla complessità del quadro clinico e alle condizioni del paziente:

  • Riparazione cuffia dei rotatori rotta in artroscopia: tra 30 e 45 minuti;
  • Intervento per lussazione recidivante: generalmente tra 40 e 60 minuti;
  • Impianto di protesi di spalla: tra 60 e 90 minuti (a seconda del grado di usura articolare e della tipologia di protesi impiantata).

È importante considerare che la durata complessiva delle operazioni alla spalla aumenta, se vengono inclusi anche i tempi di preparazione pre-operatoria e il recupero post-anestesia, fasi fondamentali per il buon esito dell’intervento.

Quali sono i tempi di recupero post-operatorio?

Il recupero dopo gli interventi alla spalla si sviluppa attraverso diverse fasi, ognuna delle quali gioca un ruolo cruciale nel ritorno alla piena funzionalità:

  1. Primi giorni: si concentra sulla gestione del dolore e sull’immobilizzazione dell’articolazione tramite tutore, per garantire la stabilità durante la fase iniziale di recupero;
  2. Riabilitazione: un programma personalizzato di esercizi guidati e fisioterapia per riacquistare gradualmente la mobilità articolare e rinforzare i muscoli, essenziale per il pieno recupero della funzione;
  3. Ripresa progressiva delle attività quotidiane e sportive: graduale ritorno alle normali attività, a seconda della tipologia di intervento e del progresso nel recupero.

I tempi di recupero variano in base alla procedura eseguita:

  • Riparazione cuffia dei rotatori: dai 3 ai 6 mesi;
  • Artroscopia di spalla senza riparazione tendinea: da 3 settimane a 2 mesi;
  • Stabilizzazione in caso di lussazione recidivante: dai 3 ai 6 mesi;
  • Protesi di spalla: dai 6 ai 12 mesi.

Per rispondere alle domande più frequenti riguardo gli interventi alla spalla, esploreremo ora alcuni dei principali dubbi che possono insorgere prima, durante e dopo l’operazione.

FAQ – Domande Frequenti sull’operazione alla spalla

1.Quanto tempo ci vuole per guarire da un intervento alla spalla?

Il recupero dalle operazioni varia da poche settimane fino a un anno, a seconda del tipo di operazione.

2.Quando una spalla va operata?

Quando dolore e limitazioni non migliorano con trattamenti conservativi.

3.Quanto dura la riabilitazione alla spalla?

Generalmente dai 2 ai 6 mesi, dipendendo dalla gravità dell’intervento.

4.L’intervento alla spalla è doloroso?

Il dolore post-operatorio è gestibile con farmaci analgesici specifici.

5.Dopo quanto tempo si può tornare a fare sport?

Di norma dai 3 ai 6 mesi, dopo una corretta riabilitazione.

Conclusione

Un’operazione alla spalla può migliorare sensibilmente la qualità della vita, eliminando dolore e restituendo mobilità. Se hai problemi alla spalla e vuoi sapere se un intervento è la soluzione giusta per te, prenota una visita specialistica con il Dottor Matteo Boldini.

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